Brano: [...]25. 7.1943) lo portò ad accettare l'impeqno di diriqere due giornali locali: Il Gazzettino e La Gazzetta di Venezia (quotidiano della sera). Il 28 luqlio i redattori nominarono un Comitato direttivo provvisorio formato da Enzo Duse, Daniele Gavagnin, Enrico Motta: qualche giorno dopo, VEditrice San Marco (proprietaria delle due testate), d’accordo coi redattori e col Ministero della Cultura poDolare del governo Badoglio, ne affidò la direzione a Diego Valeri, che l’assunse il 12 agosto.

Il 15.8.1943 Valeri pubblicò sul “Gazzettino” il suo primo articolo, a difesa e incitamento dei giovani che il fascismo aveva allontanato non solo dalla discussione delle Idee, ma anche dagl’ideali. Diresse poi i due giornali in modo discreto, pubblicando un solo editoriale e preferendo i corsivi, per lasciare spazio ai collaboratori più “politici” (tra gli altri: Umberto Merlin, Ernesto Pietriboni, Enzo Duse). Ma decisi furono

i suoi interventi in favore della libertà, non soltanto di alcuni (come tendeva a fare il nuovo governo), ma di tutti I priaionieri [...]

Brano: [...]iasi maniera, combattere il fascismo nel momento della stretta finale. Così si spiegano sia il carattere politico impresso alle manifestazioni di giubilo del 25 luglio per la caduta del fascismo sìa i rapporti che il “comitato” tenne di fatto con il nuovo prefetto Ruggero Paimeri di Villalba, attraverso un proprio rapprese^ tante nella persona del socialista Arduino Cerutti, il cui parere venne ascoltato, ad esempio, per la nomina dell’azionista Diego Valeri (v.) a direttore del “Gazzettino”.

Ma più che questo o quell’episodio, mette conto di sottolineare come in tutti i quarantacinque giorni badogliani le forze politiche riunite in “comitato” ebbero modo di organizzarsi e di consolidarsi, avviando, in un contesto ancora favorevole, quella lenta opera di risveglio e di aggregazione delle popolazioni del capoluogo e di pochi altri centri importanti della provincia (con esclusione delle campagne e della stessa Porto Marghera) che “produsse” )a Resistenza. Ciò è tanto vero che quando, dopo l'armistizio dell’8 settembre, giunse la notizia dell’awi[...]

Brano: Venezia

processi contro quanti si erano esposti nei 45 giorni del governo Badoglio, a cominciare da quello contro Diego Valeri (tempestivamente espatriato in Svizzera) e i primi rastrellamenti, come la già ricordata irruzione dei tedeschi in palazzo Ar^ rivabene.

Il giovane movimento di Resistenza entrò quindi in un periodo di crisi, peraltro non del tutto negativamente, perché ebbe modo di meditare sull’accaduto e di elaborare nuove forme di lotta. Si comprese che non erano più sufficienti le azioni militari e che occorreva piuttosto rafforzare la consapevolezza politica del movimento. Di qui l'accrescimento delle funzioni di comando dei C.L.N. (regionale e provinciale, ancora insieme a Venezia), lo stendersi del[...]